Fotovoltaico e biodiversità: un connubio vincente

Fotovoltaico e biodiversità: un connubio vincente

L’agrivoltaico combina la produzione di energia con l’agricoltura con benefici per insetti ambiente

I parchi solari possono contribuire a raggiungere gli obiettivi fissati dalla legge sul ripristino degli ecosistemi europei. Si tratta del regolamento UE (Nature Restoration Law) che mira a ripristinare almeno il 20% delle terre e dei mari degradati entro il 2030, e tutti gli ecosistemi danneggiati entro il 2050.

Il regolamento mira a garantire il ripristino degli ecosistemi degradati in tutti i Paesi dell’UE, contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di clima e biodiversità e migliorare la sicurezza alimentare.

Per conseguire questi obiettivi gli Stati membri dovranno ripristinare il buono stato di salute di almeno il 30% degli habitat contemplati dalla nuova legge (foreste, praterie e zone umide, fiumi, laghi etc). Questa percentuale aumenterà poi al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050. I paesi dell’UE dovranno garantire che le zone ripristinate non tornino a deteriorarsi in modo significativo. Inoltre, dovranno adottare piani nazionali di ripristino che indichino nel dettaglio in che modo intendono raggiungere gli obiettivi.

Ecosistemi agricoli

Per migliorare la biodiversità negli ecosistemi agricoli, i paesi dell’UE dovranno registrare progressi in due di questi tre indicatori: indice delle farfalle comuni, percentuale di superficie agricola con elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, stock di carbonio organico nei terreni minerali coltivati.

Dovranno anche adottare misure per migliorare l’indice dell’avifauna comune, dato che gli uccelli sono un buon indicatore dello stato di salute generale della biodiversità.

Negli ultimi anni, il fotovoltaico si è affermato come una delle tecnologie più promettenti per la produzione di energia pulita. Oltre a contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici, questa soluzione energetica offre opportunità inattese per la tutela e la promozione della biodiversità.

L’energia prodotta da pannelli fotovoltaici, infatti, non genera emissioni di CO₂, né di altri gas serra responsabili del riscaldamento globale. La riduzione di tali emissioni aiuta a mitigare i cambiamenti climatici, che rappresentano una delle principali minacce alla biodiversità globale. Gli impianti fotovoltaici, inoltre, possono essere installati su terreni marginali o degradati, spesso inutilizzabili per altre attività economiche. Queste aree possono essere trasformate in habitat favorevoli per la flora e la fauna locale. Per esempio, l’installazione di pannelli può incentivare la crescita di vegetazione autoctona, che offre rifugio e nutrimento agli insetti impollinatori e ad altre specie.

Un recente sviluppo nel settore è l’agrivoltaico che combina la produzione di energia con l’agricoltura. I pannelli fotovoltaici vengono installati in modo da lasciare spazio per le coltivazioni o il pascolo. Questo approccio crea microclimi favorevoli, riduce l’evaporazione del suolo e protegge le colture da eventi climatici estremi, come grandinate o siccità. Inoltre, la presenza di una vegetazione diversificata sotto i pannelli può attrarre insetti impollinatori e altre specie animali, migliorando la salute degli ecosistemi agricoli.

Le aree intorno agli impianti fotovoltaici, se gestite in modo appropriato, possono fungere da rifugio per diverse specie. Piantare fiori selvatici e arbusti nativi può favorire il ritorno di insetti, uccelli e piccoli mammiferi. Alcuni studi hanno dimostrato che le zone adiacenti agli impianti fotovoltaici possono diventare veri e propri corridoi ecologici, collegando habitat frammentati e facilitando il movimento della fauna.

A differenza di altre forme di produzione energetica, come il carbone o il gas, il fotovoltaico non richiede grandi quantità di acqua per il funzionamento, né distrugge gli habitat naturali durante l’estrazione delle risorse. Ciò significa meno pressione su ecosistemi vulnerabili, come fiumi, laghi e foreste.

Una gestione sostenibile degli impianti fotovoltaici, come il taglio selettivo della vegetazione o l’uso di pecore per il pascolo sotto i pannelli, può minimizzare l’impatto ambientale. Queste pratiche favoriscono il mantenimento degli habitat locali e riducono l’uso di pesticidi o macchinari pesanti.

Il fotovoltaico, dunque, rappresenta una soluzione vincente non solo per la transizione energetica, ma anche per la tutela della biodiversità. Quando progettati e gestiti con attenzione, gli impianti fotovoltaici possono trasformarsi in alleati preziosi per la natura, contribuendo a creare paesaggi più resilienti e habitat favorevoli per numerose specie. Promuovere l’integrazione tra tecnologia e ambiente è una delle chiavi per costruire un futuro sostenibile, in cui lo sviluppo umano e la biodiversità possano prosperare insieme.

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